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LE NOSTRE BUONE PRATICHE PER UNA MAGGIORE SOBRIETA' E SOSTENIBILITA' SOCIALE
"Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla" (don Pierino Ferrari)
Nelle linee strategiche tracciate dal CDA del 2022, è stata prevista la messa in campo di un “percorso formativo volto a promuovere in tutti gli operatori una sensibilità diffusa rispetto all’ecologia integrale”, che avesse come esito l’individuazione e l’adozione di buone pratiche, rispetto ad un consumo sostenibile, sobrio, attento all’ambiente.
È papa Francesco che nella Laudato Sì’ ha coniato il termine di “ecologia integrale”: “dal momento che tutto è intimamente relazionato e che gli attuali problemi richiedono uno sguardo che tenga conto di tutti gli aspetti della crisi mondiale, propongo di soffermarci a riflettere sui diversi elementi di una ecologia integrale, che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali”.
E all’interno di queste dimensioni cita la promozione di un’ecologia culturale, di un’ecologia della vita quotidiana alle quali si arriva per una “conversione ecologica”. Dentro questo grande quadro valoriale di riferimento ci siamo mossi iniziando con i piccoli passi a noi possibili, per l’adozione di nuovi stili di vita. Il metodo adottato per la ricerca delle “nostre” buone pratiche è quello partecipativo interno: ogni servizio ha individuato nella propria equipe contenuti e comportamenti rispetto “all’assunzione di modalità concrete per modificare i quotidiani comportamenti” (Dal Bilancio sociale 2021“Indicatori di impatto ambientale”). Per la costruzione di un futuro più equo e sostenibile per tutti, l’etica non può essere solo “delle intenzioni”, ma anche “della responsabilità”, a partire da quella personale. I nostri gesti quotidiani non sono irrilevanti: nell’ambito di un mondo globalizzato, il ruolo del singolo diventa segno concreto di unacittadinanza attiva, responsabile e partecipativa agli equilibri sociali, economici ed ambientali a livello planetario. Le indicazioni pratiche di questo piccolo fascicolo vanno proprio in questa direzione e rappresentano pertanto uno strumento d’azione per gli operatori, gli ospiti collaboranti, affinché i consumi, oltre a soddisfare i bisogni vitali e le legittime esigenze di benessere, possano tradursi in diritti per tutti. Solo così si percorre un autentico progresso civile, uno sviluppo sostenibile e una qualità di vita per tutti.